Fiat!!!
5° Mistero della Gioia-
Fiat!!! - Il ritrovamento del fanciullo Gesù fra i dottori del Tempio
Dice Maria Ss. di Fatima apparendomi come Ella mi appare...
(da I Quaderni, 8 maggio 1947 - Maria Valtorta)
Ad ogni Ave che un anima amante dice con amore e con fede io lascio cadere una grazia.
Dove? Da per tutto: sui giusti per farli più giusti, sui peccatori per ravvederli.
Quante! Quante grazie piovono per le Ave del Rosario!
Rose bianche, rosse, oro.
Rose bianche dei misteri gaudiosi, rosse dei dolorosi, d'oro dei gloriosi.
Tutte rose potenti di grazie per i meriti del mio Gesù. Perchè sono i suoi meriti infiniti che dànno valore a ogni orazione. Tutto è e avviene, di ciò che è buono e santo, per Lui.
Io spargo, ma Egli avvalora.
Oh!
Benedetto mio Bambino e Signore!
Vi do le rose candide dei meriti grandissimi della perfetta, perchè divina - e perfetta perchè volontoriamente voluta conservare tale dall'Uomo - Innocenza di mio Figlio.
Vi do le rose porpuree degli infiniti meriti della sofferenza di mio Figlio, così volontariamente consumata per voi.
Vi do le rose d'oro della sua perfettissima Carità.
Tutto di mio Figlio vi do, e tutto di mio Figlio vi santifica e vi salva.
Oh!
io sono nulla, io scompaio nel suo fulgore, io compio solo il gesto di dare, ma Egli, Egli solo è l'inesauribile fonte di tutte le grazie!
(
-)
La preghiera-meditazione-contemplazione, del mistero del Ritrovamento del fanciullo Gesù fra i dottori del Tempio, illustrata da quanto la penna di Dio Luisa Piccarreta scrisse mentre "vedeva" e "udiva".

Dal folto del gruppo dei fedeli esce una fresca voce di fanciullo:
«Gamaliele ha ragione».
Movimento della folla e del gruppo dottorale.
Si cerca l'interruttore.
Ma non occorre cercarlo.
Non si nasconde.
Si fa largo da sè e si accosta al gruppo dei "rabbi".
Riconosco il mio Gesù adolescente.
È sicuro e franco, con due sfavillanti occhi pieni di intelligenza.
«Chi sei?» gli chiedono.
«Un figlio di Israele venuto a compiere ciò che la Legge ordina».
La risposta ardita e sicura piace e ottiene sorrisi di approvazione e benevolenza.
Ci si interessa del piccolo israelita.
«Come ti chiami?».
«Gesù di Nazareth».
La benevolenza si smorza nel gruppo di Sciammai.
Ma Gamaliele, più benigno, prosegue il dialogo insieme ad Hillel.
Anzi è proprio Gamaliele che con deferenza dice al vecchio:
«Chiedi al fanciullo qualcosa».
Su cosa fondi la tua sicurezza?» chiede Hillel.
Gesù:
«Sulla profezia che non può errare nell'epoca e sui segni che l'hanno accompagnata quando fu il tempo del suo avverarsi.
È vero che Cesare ci domina.
Ma il mondo era tanto in pace e la Palestina tanto in calma quando si compirono le settanta settimane, che fu possibile a Cesare ordinare il censimento nei suoi domini.
Non lo avrebbe potuto se la guerra fosse stata nell'Impero e le sommosse in Palestina.
Come era compito quel tempo, così si sta compiendo l'altro delle sessantadue più una dal compimento del Tempio, perchè il Messia sia unto e si avveri il seguito della profezia per il popolo che non lo volle.
Potete avere dubbi?
Non ricordate che la stella fu vista dai Savi d'Oriente e che andò a posarsi proprio sul cielo di Betlemme di Giuda e che le profezie e le visioni, da Giacobbe in poi, indicano quel luogo come il destinato ad accogliere la nascita del Messia, figlio del figlio del figlio di Giacobbe, attraverso Davide che era di Betlemme?
Non ricordate Balaam?
"Una stella nascerà da Giacobbe ".
I Savi d'Oriente, che la purezza e la fede rendevano occhi e orecchi aperti, hanno visto la stella e compreso il suo nome: "Messia ", e sono venuti ad adorare la Luce scesa nel mondo».
Padre Nostro
10 Ave Maria
Gloria